DEHORS/AUDELA
presenta
due
performance, un'opera video
LAND(E)SCAPES
– da nessuna parte
fuga
dal paesaggio, ricerca dell'e-stasi mancata e rincorsa al tempo
del
non ritorno, verso dove non si è mai stati.
performance
audiovisiva in 3 mo(vi)menti e due (e)stasi
SALVATORE
INSANA concept e video
FRANK
HEIERLI partitura sonora
con
la voce di ELISA TURCO LIVERI
elaborazione
testi DEHORS/AUDELA
Filmare
il paesaggio come atto primario. Confrontare il proprio sguardo
con/contro quella naturale o artificiale ribalta chiamata Landscape.
Land(e)scape,
inoltrarsi lontano e più lontano ancora con l’immaginazione
(un’altra immaginata azione), con l’occhio della tua mente,
esplorando l’imperscrutabilità dell’orizzonte.
Land-shape,
ovvero come ritrovare nella sintassi architetturale naturale la
geometria delle linee, i cambiamenti cromatici, le stratificazioni
spazio-temporali. Fascino estetico della materia plastica e, al
contempo, punto di dis-orientamento terrestre.
Land-tape,
ovvero un illimitato campo di ricerca, serbatoio di suggestioni.
Seguire i corpi nello spazio, perdendoli, registrando ogni genere di
passaggio, indagando l’interazione umano-non umano. Ripensando cosa
possa essere una frontiera, cosa sia un limite-confine, cosa fa di un
paesaggio un presagio o uno schermo-specchio interiore, nel nostro
insperato e infinito tentativo di vedere oltre il visibile.
Esperire
il passaggio di noi sulla terra e quello dello spazio-tempo sulle
nostre stesse anime.
IN
NEGATIVO
Una
questione oscura: io sono la mia zona d'ombra
progetto
audiovisivo a proposito di ciò che si interpone tra noi e la luce
ELISA
TURCO LIVERI voce e corpo
SALVATORE
INSANA video
DEHORS/AUDELA
elaborazione testi
Un
tentativo sinestetico di cattura dei propri fantasmi interiori.
Restare
nell'ombra o rivelarsi in quanto tale? Restarci dentro o finirci di
colpo? Per propria colpa. Colare a picco fino a sciogliervici al suo
interno. Venire alla luce è l'azzardo dello scoprirsi. Le carte in
tavola sono sporche, volano insieme alla polvere. Districarsi,
sdoppiarsi, divincolarsi dal fedele e scomodo alter-ego, l'altra
faccia è senza maschera o ne ha una di quelle che più oscura non si
può. Voler essere come lei, passare senza lasciare tracce,
dileguarsi. Passare e non lasciare altro che il ricordo di sé,
l'impressione d'esser stato intravisto. Immagine senza corpo. Spazio
privato di luce dall'interposizione di un ingombro opaco.
L'ombra
vuole avere sempre il proprio padrone come schermo davanti alla
luce.
In
memoria dello spirito di Étienne de Silhouette, controllore delle
finanze di Luigi XV, che tentò di tassare i ricchi e i segni
esteriori di ricchezza, e, sconfitto da chi non voleva rinunciare ai
propri privilegi, finì per diventare simbolo deteriore di rigore,
sinonimo di risicatezza e stilizzazione, alone informe senza tasche
né profondità.
DAVANTI
concept,
video SALVATORE INSANA
sound REVERSE PROJECTION - Mist
sound REVERSE PROJECTION - Mist
5'
25'', 2013
Affacciarsi. Appostarsi in finestra e catturare quell'interfaccia esterna che gli abitanti d'un condominio dirimpettaio offrono allo sguardo distrattamente attento e voyeuristicamente accanito d'una viziosa camera di città.
Tra il tremore del sentirsi osservatore sotto osservazione, impostore nell'atto del guardare di nascosto, registratore senza permesso. Ma non è uno sbirciare dentro, è un soffermarsi su quello che esce fuori.
Giovedì
14 febbraio – 21:30 - Nuovo Cinema Palazzo, Piazza dei
Sanniti, San Lorenzo, Roma
infoDEHORS/AUDELA
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